Nuovi suoni da camera: gli allievi di Musica da Camera eseguono in prima assoluta brani degli studenti di Composizione del Ghedini

Martedì 14 ottobre un concerto dedicato alle nuove musiche che vede in dialogo musicale le composizioni originali delle classi dei professor Paolo Minetti e Giorgio Planesio l’esecuzione degli studenti della docente Clara Dutto. Appuntamento della Stagione Artistica 2025 a partecipazione libera, consigliato prenotare il posto in sala.

Martedì 14 ottobre si tiene il concerto “Nuovi suoni da camera”, in cui i protagonisti sono gli studenti delle classi di Composizione dei professori Paolo Minetti e Giorgio Planesio quelli della classe di Musica da Camera della professoressa Clara Dutto: gli allievi compositori presentano in prima esecuzione assoluta lavori cameristici appositamente composti per questa serata, affidandone l’interpretazione agli studenti esecutori. La serata, che prende avvio alle ore 20.30 nell’aula 6 della sede Cantore del Conservatorio di Cuneo (via Pascal 9, secondo piano), è inserita nella Stagione Artistica 2025 del Ghedini ed è a partecipazione libera, ma è consigliato prenotare il posto a sedere a partire da martedì 7 ottobre sul sito https://www.eventbrite.it/e/biglietti-nuovi-suoni-da-camera-1752992209889.

Il programma, ricco e variegato, attraversa stili e linguaggi differenti: dal recupero di certi stilemi che si potrebbero definire esotici passando ad arcaiche sonorità modali evocatrici di un passato storico ben noto in occidente, si giunge ad abbracciare anche stili e modelli estetici che riprendono atmosfere allusive a vari generi musicali. Fabio Di Tullio propone un Quartetto esotico eseguito da Andrea Roccia al flauto, Marta Botta al violino, Giorgia D’Onofrio al violoncello ed Emanuele Isoardi al pianoforte. Federico Piovano presenta una Suite per tre flauti affidata a Giulia Battistino, Andrea Roccia e Adrian Nistor. Nella sua composizione Gemini VIII Gabriele Carena mette in dialogo i flauti di Eric Giubergia e Giulia Battistino con il violoncello di Giorgia D’Onofrio e il pianoforte di Emanuele Isoardi. Giorgio Secchi ha invece composto Oneiros, brano che è affidato al flauto di Adrian Nistor e al pianoforte di Alexander Bieniek. Gioele Cavallone presenta Corale di flauti n. 1 interpretato da Eric Giubergia, Andrea Roccia, Adrian Nistor e Giulia Battistino. Nazareno Fusta propone Miniatura per il violino di Marta Botta, la viola di Fulvio Bellino, il violoncello di Giorgia D’Onofrio, il corno in fa di Maddalena Donini e due pianoforti suonati da Alexander Bieniek ed Emanuele Isoardi. Francesco Maria Corso presenta estratti da Suoni di Yokai con Alexander Bieniek al pianoforte e Mosè Barale, Elia Marro e Francesco Gambino alle percussioni. Infine Andrea La Monica è l’autore di un brano dal titolo Paracelsus per 4 flauti in do (Andrea Roccia, Adrian Nistor, Giulia Battistino ed Eric Giubergia), clarinetto basso (Federico Piovano), corno (Maddalena Donini), due pianoforti (Alexander Bieniek ed Emanuele Isoardi), due violini (Marta Botta ed Elena Ghione), violoncello (Giorgia D’Onofrio) e chitarra (Alarico Gherardi).

Il concerto invita a riflettere sul senso del comporre nuova musica impropriamente definibile ‘classica’ nel nostro tempo: come ricorda Daniel Barenboim, “la musica ha il potere che va oltre le parole”, e – sottolinea il docente di Composizione Paolo Minetti«è proprio in un’epoca di crisi sociale e culturale che la creazione musicale diventa atto morale e necessario. Fare musica oggi significa riaffermare il senso dell’umano attraverso un linguaggio che supera le barriere e unisce le persone».

A conclusione della serata, verrà proposta un’improvvisazione a due pianoforti: «un ritorno – dice ancora Minettialle origini del fare musica come pratica estemporanea da cui nascono e si modellano le forme musicali in dialogo ideale con la tradizione che dal barocco al jazz e al pop valorizza da sempre l’arte dell’improvvisare».