Tre brani per violino e pianoforte di Grieg, Brahms e Bartók: a Cuneo il celebre violinista russo Vadim Tchijik

Martedì 17 giugno un concerto al Ghedini in cui si esplora la ricchezza espressiva della letteratura cameristica per violino e pianoforte tra seconda metà dell’Ottocento e primi decenni del Novecento. Appuntamento della Stagione Artistica 2025 a partecipazione libera, consigliato prenotare il posto in sala.

Martedì 17 giugno alle ore 18.30, nella sala “Mosca” del Conservatorio di Cuneo (via Roma 19) il celebre violinista russo Vadim Tchijik propone un concerto nel quale eseguirà la “Sonata op.45 n.3” di Edvard Grieg, la “Sonata op.108 n.3” di Johannes Brahms e le “6 Danze popolari rumene” di Béla Bartók, con il docente del Ghedini Francesco Cipolletta al pianoforte. L’appuntamento, inserito nella Stagione Artistica del Ghedini, è a partecipazione libera, ma è consigliato prenotare il posto in sala utilizzando il link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-concerto-per-violino-e-pianoforte-1395871030829, a partire da martedì 10 giugno.

Il programma musicale passa dalle atmosfere nordiche di Grieg e attraverso la complessità emotiva di Brahms per approdare al modernismo vibrante e intriso di folclore di Bartók, proponendo una narrazione avvincente dell’evoluzione del linguaggio musicale dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento e dimostrando la ricchezza espressiva e la varietà della letteratura cameristica per violino e pianoforte.

La Terza Sonata per violino e pianoforte op. 45 di Edvard Grieg rappresenta il coronamento della produzione cameristica del compositore norvegese. Composta tra il 1886 e il 1887, l’opera venne eseguita per la prima volta il 10 dicembre 1887 al Neues Gewandhaus di Lipsia, con Adolf Brodskij al violino e l’autore stesso al pianoforte.

La Sonata n. 3 per violino e pianoforte in re minore, opus 108 è l’ultima delle sonate per violino di Johannes Brahms, composta tra il 1886 e il 1888. Dedicata al direttore d’orchestra Hans von Bülow, l’opera venne eseguita per la prima volta al Teatro dell’Opera di Budapest il 21 dicembre 1888, con Jenő Hubay al violino e Brahms stesso al pianoforte.

Le 6 Danze popolari rumene di Béla Bartók, originariamente composte per pianoforte solo nel 1915 e successivamente trascritte dal compositore per violino e pianoforte, sono uno degli esempi più significativi della fusione tra tradizione folkloristica e linguaggio compositivo moderno. L’opera raccoglie melodie autentiche della tradizione popolare rumena, che Bartók aveva raccolto durante le sue ricerche etnomusicologiche.

Nato nel novembre 1975, Vadim Tchijik ha mostrato un talento prodigioso fin dalla tenera età, iniziando gli studi di violino a sei anni e tenendo il suo primo concerto a soli otto anni; è stato vincitore di numerosi e prestigiosi concorsi violinistici internazionali, tra cui si citano il Concorso Paganini a Genova, il Concorso Tchaikovsky a Mosca e il Concorso Lipizer a Gorizia.

È particolarmente noto nel panorama violinistico internazionale per la sua versatilità interpretativa e per la profonda comprensione del repertorio cameristico; è frequentemente ospite di rinomati festival musicali e le sue esibizioni sono sovente trasmesse da emittenti radiofoniche e televisive internazionali. Direttore Artistico del Festival Internazionale di Musica di Hyères, de “Les Musicales de Saint-Martin” di Sartrouville e de “Les Heures Musicales de Binic” in Francia, è docente di violino presso l’Ecole Normale de Musique di Parigi e tiene regolarmente masterclass in Europa, Sud America e Asia. Suona un violino di Ferdinando Gagliano costruito a Napoli nel 1775.

Vadim Tchijik Bio